Sono finite ieri sera le repliche de “L’Histoire de Manon” alla Scala, nel clima dolente che sta avvolgendo anche la città di Milano e i suoi luoghi simbolo, a ridosso dei drammatici fatti di Parigi. Il teatro, la cultura, la musica, la danza rispondono con la forza vitale della bellezza.
Al primo cast, guidato con inconfondibile convinzione drammatica e unità di movimento dalla coppia Zakharova Bolle, partnership inossidabile come già abbiamo segnalato dal nostro blog, si sono alternati molti altri protagonisti tra i quali una segnalazione particolare va a Claudio Coviello. Il primo ballerino della Scala ha danzato nella parte del Cavaliere Des Grieux per due repliche, insieme a Sarah Lamb del Royal Ballet di Londra.
Se Sarah Lamb, arrivata a Milano per sostituire all’ultimo Natalia Osipova, ha danzato con sensibilità le sfaccettature del personaggio di Manon dal primo al terzo atto, Claudio Coviello ha dato ancora una volta prova di saper dare verità ai ruoli che interpreta con intelligenza e afflato drammatico. La sua danza dà corpo nel primo atto all’amore sbocciato, nel secondo alla passione dolente, nel terzo al dolore che porta a uccidere e alla disperazione della morte. Un sentimento che cresce, quasi a dispetto del destino avverso incalzante: un sentimento che vive nei passi a due, ma anche nelle ripetute variazioni solistiche sulla diagonale. Variazioni in cui la tecnica è parola dell’anima.
Claudio Coviello ha dato una grande prova! Le sue interpretazioni sono sempre migliori ed emozionanti. Una gioia vederlo!