C’è ancora solo una replica domani sera per Woolf Works di Wayne McGregor al Teatro alla Scala. Spettacolo straordinario che apre gli occhi su cosa può essere oggi il rapporto tra letteratura e scrittura coreografica, avvolgendo il pubblico in un affondo elettrizzante sul linguaggio della danza e del balletto oggi.
Interprete magistrale del primo e terzo atto, rispettivamente dedicati ai romanzi di Virginia Woolf Mrs. Dalloway e The Waves è Alessandra Ferri, tornata a danzare nel nostro teatro a distanza di tre anni dall’ultima volta, quando per Capodanno riprese in Scala con Herman Cornejo Romeo e Giulietta. Il pubblico milanese ha però qui avuto occasione di riscoprirne la grandezza interpretativa in un ruolo e in un titolo di svolta dedicato a Virginia Woolf da un coreografo indubbiamente tra i maggiori del nostro tempo.
Con lei, come al debutto al Royal Ballet di Londra del 2015, Federico Bonelli, Principal Dancer italiano della compagnia inglese di fine acutezza linguistica, un danzatore che vorremmo vedere più spesso sui nostri palcoscenici. Sopra un’immagine di Ferri e Bonelli in I now, I then, primo atto del balletto di McGregor dedicato a Mrs. Dalloway e il trailer ufficiale della Scala.
In questa seconda clip presento lo spettacolo per il ciclo di conferenze la Prima delle prime, organizzate dal teatro con gli Amici della Scala. Molte le immagini. Dalle prove vediamo Ferri insieme al primo ballerino scaligero Mick Zeni, interprete della parte del marito di Mrs. Dalloway, Richard, nel primo atto dello spettacolo; scorrono scatti con vari protagonisti di Woolf Works, il già citato Federico Bonelli in coppia con la scaligera Caterina Bianchi, strepitosa a rendere suo lo stile McGregor nella parte di Mrs. Dalloway giovane, Timofej Andrijashenko, Nicoletta Manni, Christian Fagetti, assoldati nella danza vorticosa e gender fluid del secondo atto dedicato a Orlando. Plauso anche a Claudio Coviello, Agnese Di Clemente, Virna Toppi.
Su danzon avevamo già parlato dello spettacolo da Londra, qui ne ribadiamo l’impatto anche musicale grazie all’eccellente partitura di Max Richter che ha avvolto il teatro con il suo potente mix spazializzato tra esecuzione dal vivo e parte registrata.
Sulla prima volta alla Scala di Woolf Works con i danzatori del teatro lasciamo la parola a McGregor e Alessandra Ferri in due clip, la prima realizzata durante la conferenza stampa di presentazione del lavoro, la seconda in un incontro sostenuto dalla Fondazione Milano per la Scala.
Ed ecco ancora Alessandra Ferri, ospite d’onore l’11 aprile anche della bella serata di gala Opera Dance, sempre organizzata dalla Fondazione Milano per la Scala in teatro e alla quale hanno partecipato oltre a Federico Bonelli, artisti come Marianela Nuñez e Alejandro Parente e primi ballerini della Scala come Manni, Andrjiashenko, Coviello, Virna Toppi. Nell’immagine Ferri, che ha dedicato anche in questa occasione parole di affetto al teatro e a tutte le sue maestranze artistiche e tecniche, sul palcoscenico del Piermarini insieme a Frédéric Olivieri, direttore del Corpo di Ballo del Teatro, e Margot de Mazzeri, responsabile della Fondazione per il balletto.
photo courtesy ©Tatiana Mazzola Accademia Teatro alla Scala