Intramontabile Shakespeare. A 400 anni dalla morte si moltiplicano allestimenti, riprese teatrali, citazioni letterarie. Il nostro valzer tra i titoli del bardo è partito dieci giorni fa con l’arrivo nelle sale italiane del Romeo and Juliet di Kenneth Branagh, versione cinematografica in bianco e nero che strizza l’occhio agli anni Cinquanta, in diretta dal Garreth Theatre di Londra su distribuzione di NexoDigital. Protagonisti Richard Madden e Lily James (foto di Johan Persson), la coppia della “Cenerentola” di Branagh, insieme a sir Derek Jacobi nei panni di uno stravagante Mercuzio senior alla Oscar Wilde. Shakespeare mischiato alla lingua di oggi come solo Branagh può fare, con per prologo allo spettacolo una serie di brevi interviste a un gruppo di adolescenti sulla vita e i suoi perché. Esiste l’amore a prima vista?
Intorno alla questione giocano anche gli scherzi agli amanti di Oberon e Puck in un altro meraviglioso titolo shakespiriano, Sogno di una notte di mezz’estate,visto a Milano con il Teatro dell’Elfo, un cult di Elio De Capitani dagli anni Ottanta, che meriterebbe di diventare un appuntamento fisso, stagione dopo stagione. Svegliarsi e ritrovarsi innamorati di chi si scorge al primo sguardo: l’inganno del fiore strofinato sul viso che crea baruffe… Prova esilarante per piglio acrobatico e abilità a tenere alto il ritmo tra movimento e parola, il dialogo a quattro tra Ermia, Lisandro, Elena e Demetrio nel bosco incantato. Un cast brillante di attori quasi danzatori (foto di Luca Piva). Nell’onirica versione ballettistica di George Balanchine sarà alla Scala nel 2017.
Ma torniamo a Romeo e Giulietta. Sarà questo titolo, nella versione storica di Kenneth MacMillan a inaugurare la stagione di balletto 2016/2017 del Teatro alla Scala il 20 dicembre, con anteprima Under30 il 17. Il balletto di MacMillan ebbe il suo debutto a Londra nel 1965 con il divo d’allora Rudolf Nureyev, insieme a Dame Margot Fonteyn. Un titolo di amore e morte, di contrasti violenti tra ragione politica e sentimento che sulla musica di Prokofiev vedrà alternarsi al Piermarini artisti di casa e nuovi ospiti. Il debutto del 20 (repliche il 21 e in gennaio il 13 e il 15) sarà con la nostra étoile Roberto Bolle in coppia con Misty Copeland, new entry per la Scala dall’American Ballet Theatre, una prima molto attesa (foto di prova di Brescia Amisano,©Teatro alla Scala).
Serata doc anche per il 31 dicembre, in cui la Scala festeggia la fine anno con il ritorno in teatro di Alessandra Ferri in coppia con Herman Cornejo (foto ©Rosalie O’ Connor, courtesy of American Ballet Theatre) anche egli dall’ABT. L’ultima volta di Alessandra in teatro fu nel 2007 con “La Dama delle camelie” di John Neumeier: fu il suo addio alle scene. Ferri da allora non ha danzato per sette anni. Ma per fortuna i grandi amori tornano. E la danza per Ferri è parte della vita. Rinata alla danza, Ferri (classe 1963) ha ballato in questi ultimissimi anni per Neumeier (interpretazione magistrale in “Duse”), Wayne McGregor (il suo “Woolf Works” sarà in febbraio al cinema in Italia con NexoDigital), Martha Clarke (Chéri, con Cornejo), Russell Maliphant fino alla ripresa lo scorso giugno all’ABT di New York di un balletto cardine della sua carriera qual è “Romeo e Giulietta”. Lo rivedremo con lei in Scala, primo titolo, speriamo, di tanti altri con Alex a Milano.
Ad alternarsi in Scala anche tanti altri artisti di casa. Il 17 per l’Anteprima Under30 in scena Vittoria Valerio e Antonino Sutera, il 29 dicembre e il 18 gennaio danzano Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko. Anche per Marta Romagna un ritorno nel ruolo di Giulietta il 30 dicembre accanto a Gabriele Corrado, Claudio Coviello con Martina Arduino il 5 gennaio, con Vittoria Valerio il 19 gennaio.
E ancora novità. “Romeo e Giulietta” entra anche nella letteratura per bambini. Nell’ultimo titolo della fortunata collana “Scuola di danza” (Piemme Edizioni), arrivata ormai al 28° libro e ideata e scritta dal critico Aurora Marsotto, i giovani allievi della scuola di ballo sono in fibrillazione per la messa in scena in teatro del famoso titolo shakespiriano. A ballarlo in “La gioia di danzare” (questo il titolo del libro) è Roberto Bolle, che dà anche molti consigli ai giovani allievi innamorati di Tersicore. Bolle è ospite d’eccezione della collana di Marsotto che nel corso della sua vita ha avuto per protagonisti Carla Fracci, Nicoletta Manni, Anna Maria Prina e molti altri personaggi del mondo del balletto. Storie deliziose accompagnate da illustrazioni a fumetto di Donata Pizzato, che con mano sensibile e perizia entra nelle linee della danza. Sotto nel disegno Bolle/Romeo in duello con Tebaldo.
Tornando in scena, tra le tante versioni contemporanee di “Romeo e Giulietta” da segnalare quella di Roberto Zappalà, Romeo e Giulietta 1.1 in programmazione da gennaio. Interpretata da Maud de la Purification e Antoine Roux-Briffaud sposta la messa a fuoco dalla coppia di innamorati alla loro individualità di esseri che vivono singolarmente un disagio sociale. Per celebrare l’amore per la vita.