La coreografia? A dispetto di chi vede nei titoli densi di scrittura compositiva, portati in scena da danzatori di alta formazione qualsiasi sia il linguaggio scelto, un atto novecentesco non calato nell’oggi, sono in molti che ancora credono nella portata artistica, comunicativa della scrittura coreografica e dei loro autori. Credo che non esclude a latere sperimentazioni più performative.
Si pensi a un maestro come William Forsythe che dagli anni Ottanta del Novecento a oggi, continua a essere un autore del presente, forte di una cultura consapevole della tradizione, della ricerca, della sperimentazione, e dei molteplici percorsi del linguaggio tra danza, balletto, performance, post classico e post-post modern, arti visive, basta guardare il suo superlativo, recentissimo A quiet evening of dance.
L’elenco di autori che curano la composizione è trasversale nei decenni, negli approcci, nelle generazioni, negli stili, tecniche, vocabolari, nelle modalità di montaggio. Non ci interessa costruire barriere, schemi chiusi, ma guardare dentro l’opera con curiosità, viaggiando dentro la composizione. Ed ecco allora nomi diversissimi (ed è questo il bello, non le fasce, le categorie). Pensiamo a maestri come Merce Cunningham (ecco l’ “Event” portato dalla Rambert a Reggio Emilia e Roma per es.), Trisha Brown, Pina Bausch, Alain Platel, a artisti come Virgilio Sieni (occhio al suo recente “Metamorphosis”), Ohad Naharin, Johan Inger, ma anche Olivier Dubois, Wayne McGregor, Akram Khan, Sidi-Larbi Cherkaoui, e i nostri Michele Di Stefano, Abbondanza/Bertoni (“La morte e la fanciulla”, “Erectus”) Simona Bertozzi, Silvia Gribaudi (bellissimo il suo “Graces”).
Per la nostra piccola serie di corti su Aterballetto girata tra la Fonderia di Reggio Emilia e il Festival Oriente Occidente di Rovereto, abbiamo chiesto perciò una breve riflessione su cosa sia per la Fondazione Nazionale della Danza la coreografia, la danza. Ne parla Gigi Cristoforetti, direttore generale e della programmazione. Un pensiero su coreografia e danza dentro e oltre Aterballetto.
Lunedì prossimo sulla nostra pagina vimeo e su (danzon), sarà online il documentario intero da cui sono state tratte con alcune variazioni le cinque piccole storie.